Pistoia 3/6/2018
Elenco modelli usati in gara: clicca qui.
È il pomeriggio del 2 giugno con l’amico Eugenio arriviamo al campo volo AMC degli amici pistoiesi e come già l’anno scorso ne apprezzo la qualità.
A parte il fatto che è situato in un bellissimo paesaggio toscano e vi è la possibilità di far volare su 360 gradi…. Il campo volo è di oltre 200 metri di lunghezza con orientamento est ovest per circa 50 di larghezza con erba rasatissima…. Vi è una tettoia di oltre 40 metri con rete ombreggiante e 15 tavoli per montaggio modelli di una semplicità e funzionalità ottime.
Siamo accolti dagli amici Vito e soci e facciamo venire ora di cena chiacchierando e vedendo Paolo Vettorazzo, Mersecchi, Perini ed altri che fan volare ….volare.
La cena ETRUSCA organizzata (anche questa) da Vito inizia verso le 21 e finisce quasi a mezzanotte… ne valeva la pena .
Ma siamo venuti per una prova di Autonomy e questa avviene al mattino della domenica con Franca Pagliano che raccoglie iscrizioni e logger; dopo un breve briefing alle 10.15 inizia la gara; la prima trance di 2 ore si concluderà alle 12,15. Il tempo è ottimo vento praticamente inesistente e di direzione variabile termiche diffuse ( e non…) a volontà. I concorrenti son solo 16 ed il campo è vastissimo ma malgrado ciò si son avuti 4 scontri in volo quasi tutti senza gravi danni… a parte un modello di Paolo Dapporto (arrivato il mattino stesso) praticamente distrutto. Al contempo altri amici soci del club si danno da fare ad attrezzare tavoli, preparare braci, manipolare le carni etc. Voglio dire quanto sia bello lo spirito di gruppo dei nostri amici e questo oltre al magnifico campo, DEVE invogliare altri amici “Autonomisti” a venire il prossimo anno . Vi sono altre realtà di gruppi ai quali ci si iscrive per avere il diritto ad andare sul campo volo e basta …qui è diverso ed è bello vedere lo spirito di tutti i soci. Intanto la gara procede; anche se da “esterno” mi pare che vi siano troppi periodi di studio e solo verso la chiusura i lanci si infittiscono.
Alle 12.15, alla chiusura Vigada è il più produttivo con 14 voli . TUTTI A TAVOLA Pasta alla toscana e grigliata ricca ed eccezionale con gli amici pistoiesi che si prodigano per ammannirci. Alt dirà qualcuno siamo venuti per la gara …è vero ma questi contorni ….Alle 14 si riprende ed il lauto pranzo anche ben arrosato non sembra aver diminuito la concentrazione: vedo in particolare Mersecchi, di fronte a me a tavola si è dato alquanto da fare… per nulla deconcentrato…macina pieni su pieni….. Vigada non molla un attimo e durante un lancio viene anche rifornito di H2O….I centri, per l’assenza di vento, sono realizzati da quasi tutti anche se qualcuno viene mancato per il non repentino cambio del pacco batteria e conseguente motore spento. La corsa al leggero ha ridotto di molto il peso e quindi la capacità del pacco ed è facile…errare. Di come è andata la gara si è detto; come evidenziano le foto, diversi modelli erano degli Introduction o Inside più o meno modificati. Due recentissimi modelli erano quelli Pagliano e Vigada: AGO 18… e qui permettetemi di aprire una parentesi quasi personale. L’AGO il mio gruppo da sempre è stato fondato nel 1938 …volo libero naturalmente, poi radio e nel corso del tempo vi furono molti modelli “di gruppo “: iniziammo Lusso ed io con l’AGO 70 rcv il mio vola ancora, non la replica ma l’originale… poi F3B: AGO77 Dagna, Pagliano, Silvestro e Varetto. Con uno di questi Pagliano fu al primo Mondiale in Sud Africa ammiratissimo per il modello e la sua finitura; e siamo arrivati all’AGO18. Devo dire che per tutti i vari progetti i modelli erano simili ma non eguali perché il motto dell’AGO è: “ ciascuno a modo suo “ ed anche i due AGO18 di Pagliano e Vigada si son attenuti al motto e sono simili ma non eguali. Sul Barone Rosso è stata ampiamente illustrata “step by step” la costruzione ma lo studio era iniziato molto tempo prima con Pagliano che, oltre all’impostazione generale, ha esplorato una grande quantità di profili. Il modello del secondo classificato Mersecchi è di tutt’altra scuola/pensiero: è tutto o quasi in legno ed ha un peso di circa 1300 gr contro i 900- 980 dell’AGO18. Particolare importante il bulbo della fusoliera è quello dell’AGO 77. Il terzo classificato è Paolo Vettorazzo con una versione personalizzata del PLUS; è infatti partito dalle ali dell’Introduction e ne ha fatto un bitrave con bulbo; so che la sua messa punto ha richiesto molto tempo ma pare che ora sia a buon punto. Vi erano i modelli dei ben cinque pistoiesi per i quali viene da pensare a Vito. Un modello molto classico che non rispecchia la tendenza attuale è quello di Montecucco che, ben pilotato, si è comportato degnamente…Razzi è tornato al due assi riprendendo il disegno del suo RCV d’antan. Come sempre quando una macchina funziona bene è perché ha un gran motore, in questo caso il motore è Vito Facchini che con i suoi amici collaboratori ha reso possibile tutto quanto ho cercato di descrivere. Alla prossima Carlo Varetto
Classifica:
Punti | Millesimali | Nome | Voli | Ultimo Volo | Centri | |
1 | 9600 | 1000,00 | Vigada | 24 | 0 | 24 |
2 | 8285 | 863,02 | Mersecchi | 20 | 325 | 19 |
3 | 7892 | 822,08 | Vettorazzo | 19 | 332 | 18 |
4 | 7600 | 791,67 | De Michele | 19 | 0 | 19 |
5 | 7600 | 791,67 | Razzi | 19 | 0 | 19 |
6 | 7600 | 791,67 | Montecucco | 19 | 0 | 19 |
7 | 7080 | 737,50 | Dapporto | 18 | 0 | 15 |
8 | 6973 | 726,35 | Giovannelli | 17 | 173 | 17 |
9 | 6000 | 625,00 | Rizzo | 15 | 0 | 15 |
10 | 5980 | 622,92 | Pagliano | 15 | 20 | 14 |
11 | 5875 | 611,98 | Brunetti | 14 | 275 | 14 |
12 | 5689 | 592,60 | Perini | 14 | 249 | 10 |
13 | 4560 | 475,00 | Arbetti F | 12 | 0 | 6 |
14 | 2697 | 280,94 | Bigagli | 7 | 97 | 2 |
15 | 2520 | 262,50 | Zanzi | 7 | 0 | 0 |
16 | 2360 | 245,83 | Mantellassi | 6 | 0 | 5 |